LA CENSURA E' ARRIVATA!
(Antonio G. Fucilone)
Il Digital Service Act è entrato in vigore il 24 agosto scorso.
Questo provvedimento dell'Unione Europea è stato concepito, a detta dei suoi promotori, per combattere la violenza e l'odio in rete.
Ovviamente, come ho scritto prima, questo è stato fatto per combattere l'odio in rete a detta dei suoi promotori.
Essere contro l'odio è nobile ma in questo caso c'è qualcos'altro.
In realtà, il Digital Service Act ha tutto il sapore di una censura.
In pratica, si rende legale ciò che è la censura già messa in atto dalle piattaforme come Google, Facebook ecc.
Tutto ciò è veramente triste.
Oltre ad essere triste, una cosa del genere è anche preoccupante.
Chi si esprime in una forma di pensiero diversa rispetto a quella del "mainstream" rischia di vedersi silenziato.
La cosa buffa è che coloro che si dicono "per la democrazia e contro il fascismo" siano i primi a voler tappare la bocca ai dissenzienti.
Ciò è veramente distopico.
Fanno ciò col nobile pretesto del combattere l'odio in rete ma in realtà vogliono tappare la bocca a chi pensa con la sua testa.
Ora, uno che (per esempio) si esprime in maniera diversa dal "mainstream" sul Covid o sul clima rischia di essere censurato?
Direi proprio di sì.
Già i social network come Facebook fanno ciò ma ora, col Digital Service Act, questa pratica è stata istituzionalizzata.
Questo è gravissimo.
Sembra che si vogliano limitare le libertà pezzo dopo pezzo.
Oggi, è entrato in vigore il Digital Service Act.
Domani, si arriverà a punire anche legalmente chi la pensa in modo diverso dal gregge?
Questa è una domanda che tutti noi dobbiamo porci.